mercoledì 5 maggio 2010


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DOMINA PRESTIGE RESORT - SHARM EL SHEIKH

Il Domina Prestige, lussuoso hotel costituito da due costruzioni che dominano la baia, occupa una posizione privilegiata a pochi metri dalla spiaggia, vicino alla beauty farm Elisir e al centro subacqueo Sheikh Coast Diving Beach. Il complesso Coral Bay, eletto quarto migliore hotel nel mondo per le vacanze da Condé Nast Traveller 2004, continua a rifulgere di charme egiziano ed eleganza europea, offrendo la possibilità di vivere una vacanza indimenticabile a Sharm El Sheikh.


Sharm el-Sheikh (arabo: شرم الشيخ‎, anche traslitterato come Sharm ash Shaikh) è una rinomata località turistica egiziana posta nella parte meridionale della penisola del Sinai e bagnata dal Mar Rosso.

Centro amministrativo del Governatorato del Sinai del Sud, dalla fine degli anni novanta Sharm El Sheikh ospita regolarmente importantissime conferenze politiche: oltre che di numerosi incontri della lega araba, è infatti teatro di summit internazionali ai quali partecipano tutte le più importanti nazioni del mondo.


Il 23 luglio 2005, un attentato terroristico tramite autobomba sconvolge la località turistica. Il bilancio è di 69 morti, 14 dispersi e 105 feriti. Tra le vittime anche alcuni italiani.
La città si presenta principalmente come un grande centro costituito in gran parte da villaggi e residence spesso dotati di servizi di animazione. Gli abitanti, per la maggioranza, sono persone provenienti da altri paesi dell'Egitto che lavorano nei centri turistici e risiedono a Sharm per lavoro.

Sharm el Sheikh è situata all’estremità sud della penisola del Sinai, nel golfo di Aqaba, protetta dalle maestose montagne quindi gode tutto l’anno di un clima invidiabile, nei mesi estivi le temperature raggiungono livelli elevatissimi. In generale è caldo e secco, ma varia da zona a zona: nel Canale di Suez e nel Golfo di Aqaba si concentrano le massime temperature, 45 gradi, e le minime, 15 gradi. In media, ci sono 35/45 gradi in estate e 20/25 in inverno; i mesi più freddi sono dicembre e gennaio. L’escursione termica tra notte e giorno, soprattutto nel deserto, è molto alta. La piovosità è quasi totalmente assente.

mercoledì 28 aprile 2010

ORECCHIETTE ALLE CIME DI RAPA

  • INFORMAZIONI
  • 2 persone
  • 420 Kcal a porzione
  • difficoltà facile
  • pronta in 45 minuti
  • ricetta light
  • si può preparare in anticipo
  • si può mangiare fuori
  •  
  • INGREDIENTI
  • 1/2 Kg di cime di rapa
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 2 spicchi d'aglio
  • 1 filetto di acciuga sott'olio
  • peperoncino
  • 160 g di pasta tipo orecchiette
  • pepe
  • PREPARAZIONE
Pulire le cime di rapa selezionando soltanto i fiori e le foglie più tenere. Lavare abbondantemente sotto acqua fresca corrente, facendo molta attenzione a che non restino frammenti di terra. Sono, di solito, abbastanza sporche, un po' come gli spinaci.
In una capace padella mettere l'olio, l'aglio spellato e l'acciuga ben scolata, tamponata con carta da cucina e spezzettata. Accendere il fuoco e far dolcemente dorare l'aglio e l'acciuga. Spegnere ed unire il peperoncino spezzettato.
Portare a bollore l'acqua per la pasta, salarla e buttare le orecchiette. Puntare il timer a 5 minuti dalla fine della cottura, quindi buttare le cime di rapa. Portare a fine cottura, quindi scolare.
Accendere il fuoco sotto la padella con aglio, olio e peperoncino e mettervi la pasta.
Saltare la pasta a fiamma vivace nella padella del condimento per un paio di minuti, girando di frequente.
Servire immediatamente con un'abbondante grattugiata di pepe ed un filo d'olio a crudo.




STAGIONE
Gennaio, febbraio, marzo, ottobre, novembre, dicembre.
NOTE
Questa pasta è ottima anche al forno. Disporla in una pirofila ben unta d'olio, cospargerla con Parmigiano grattugiato e gratinarla. In questo modo è possibile anche conservarla per un giorno in frigorifero, gratinandola solo poco prima di mangiarla.
Ottima, se avanza, anche il giorno dopo, scaldata nel forno a 200°C per una decina di minuti. Se tende a scurirsi troppo coprirla con la carta stagnola.
E' possibile anche congelarla, si conserva così per 3 mesi circa. Al momento di consumarla metterla nel frigorifero la sera prima e scaldarla al momento di mangiarla nel forno come descritto in precedenza.


VARIANTE VEGAN
E' sufficiente omettere l'acciuga.



mercoledì 7 aprile 2010

greenday

Biografia
Nascita e primi album

I Green Day nascono nel 1989 a Berkeley, una piccola città non lontana da San Francisco, ma la formazione iniziale è composta da Billie Joe Armstrong (che, pur condividendone il cognome, non è parente del cantante Tim Armstrong, leader dei Rancid) , Mike Dirnt, e John Kiffmeyer, detto Al Sobrante.

Tutti e tre i componenti hanno avuto esperienze in altri gruppi prima di far parte dei Green Day.

Il suono proposto dal giovane duo si assesta su un power-pop che occasionalmente è accelerato su ritmi hardcore melodico. Prima di formare la band Armstrong e Dirnt hanno occasione di suonare all'interno delle formazioni di vari gruppi (Pinhead Gunpowder, Goodbye Harry, Blatz, Corrupted Morals e persino Screeching Weasel), prima di fondare gli Sweet Children, coinvolgendo alla batteria John Kiffmeyer, detto Al Sobrante.

Nel 1987 gli Sweet Children organizzano il loro primo concerto al Rod's Hickory Pit a Vallejo, in California, locale dove lavora la madre di Armstrong. Nel 1988 il nome del gruppo cambia in Green Day (il termine in slang americano significa giornata passata a farsi le canne)[7].

Pubblicano il primo EP omonimo per un'etichetta indipendente di Minneapolis, la Skene Records.

Nel 1989 la band stampa l'EP, 1,000 Hours, per la Lookout! Records di Berkeley, la stessa dei seminali Operation Ivy.

Riscosso un discreto successo con l'album d'esordio 39/Smooth e Slappy entrambi del 1990 (pubblicati successivamente in versione CD insieme a 1,000 Hours con il nome di 1,039/Smoothed Out Slappy Hours), i Green Day cambiano formazione, sostituendo Al Sobrante, che lascia la band per motivi di studio, con Frank Edwin Wright III, in arte Tré Cool, il quale era curiosamente anche l'ex-insegnante di batteria del membro uscente, oltre ad essere stato componente dei Lookouts.

Dopo un tour attraverso gli USA con il furgone del padre di Tré Cool, i Green Day incidono nel 1991 Kerplunk!, il quale avrebbe garantito alla band l'attenzione delle major. Il disco infatti ottiene, con 55.000 copie vendute, un successo di pubblico superiore alla aspettative, e grazie ad esso i Green Day acquistano notorietà anche in Europa.

Con la pubblicazione di 1,039/Smoothed Out Slappy Hours e Kerplunk! con la Lookout! Records, casa discografica indipendente con maggiori disponibilità economiche, la visibilità del gruppo nel panorama alternativo aumenta esponenzialmente.

Nella successiva versione in CD di Kerplunk! vengono aggiunti i brani dell'EP Sweet Children (pubblicato nel 1990 con la Skene Records e spesso erroneamente confuso come primo disco della band), tra le cui tracce spicca la presenza di My Generation, cover dei The Who.

Nel frattempo, Billie Joe Armstrong suona anche con i Rancid, componendo, insieme all'amico Tim Armstrong, la canzone Radio che figura nell'album Let's Go del 1993.
La firma con la Warner Bros Records

La crescente popolarità dei Green Day, acquisita anche grazie alla ristampa del secondo lavoro, attira l'attenzione delle case discografiche più importanti del settore, e al gruppo pervengono varie offerte di collaborazione. In particolare si conosce dell'interessamento della Epitaph Records (nota etichetta indipendente specializzata in ambito punk e di proprietà di Brett Gurewitz, membro dei Bad Religion) e della Reprise, sottoetichetta della Warner Bros.

Il trio non ha apparenti esitazioni e nel 1994 firma per quest'ultima. Tale decisione contribuisce ad allontanare una consistente fetta di fan, che non digeriscono il passaggio della formazione ad una major, ed impedisce ai Green Day di esibirsi ulteriormente al 924 Gilman Street, il locale dove spesso la band suonava agli inizi della propria carriera, a causa della peculiare politica posta dalla direzione dello stesso.

Dopo la firma con la Reprise, la band si mette a lavoro per registrare il nuovo lavoro.